Pietro Strada : " Morosini diventerà un giocatore importante "
Il più grande doppio ex della sfida che andrà in scena sabato tra Brescia e Salernitana è senza ombra di dubbio Pietro Strada, dove ha giocato sul finire della carriera. A Salerno invece Strada ha vissuto tre anni intensi e ricchi di emozioni, ed ora si prepara a vivere ancora una volta questa sfida tra le rondinelle e la compagine campana. Intervistato dal quotidiano La Città, Strada ha raccontato le emozioni della sfida di sabato.
Strada, che partita sarà Brescia-Salernitana?
"Una gara strana, tra due squadre che devono ancora capire quale campionato vogliono affrontare. Il Brescia è partito tra lo scetticismo generale e invece ha ottenuto risultati importanti contro squadre di vertice. La Salernitana, invece, è partita aspettandosi un grande campionato: ho sentito Lotito dire di volere i playoff. Mi auguro possa avere ragione".
Quali devono essere gli obiettivi della Salernitana?
"La serie B è un campionato molto lungo, difficile dire dove può arrivare. I nomi, però, non bastano: basti considerare il Crotone dello scorso anno. La Salernitana deve trarre insegnamento dal suo ultimo campionato, per vincere in cadetteria serve una rosa esperta, un buon numero di giovani e tanta continuità".
Ci presenti il Brescia.
"Le rondinelle sono la squadra più giovane del campionato. Dopo un estate difficile, tra Coppa Italia e amichevoli, la società è corsa ai ripari e ha trovato un giusto mix tra i reparti. In campionato ha subito una sola sconfitta, è una squadra offensiva che sa anche difendere. Non si è fermata di fronte alle formazioni più forti della B: ora deve capire la propria dimensione. Nasce per salvarsi, poi si vedrà".
Qual è la forza del Brescia?
"Sicuramente i giovani. La società ha puntato su tanti prospetti importanti, alcuni della propria Primavera altri di quella dell’Inter. Alcuni di loro diventeranno calciatori importanti: uno su tutti Morosini, ha qualità e fa tanti gol. Altri come Calabresi e Somma hanno il futuro assicurato, il gruppo è ottimo".
E poi c’è Filippo Strada...
"Quest’anno ha fatto un ottimo precampionato, con sei gol è stato il capocannoniere. Finora però ha trovato poco spazio. Domenica è stato in panchina a Verona, manca solo l’esordio".
Può pesare per la Salernitana non avere molti under?
"No, perché la Salernitana non è squadra anziana. Nessuno supera i trenta, solo Rosina che non è vecchissimo. Il Brescia ha una freschezza diversa ma tanta esperienza in meno. I granata hanno calciatori di categoria: è più strutturata delle rondinelle per la serie B".
Come valuta la mediana?
"È sicuramente un buon centrocampo, c’è buona qualità ma anche tanta qualità. C’è il giusto mix: non è questione di ruoli, ma di equilibrio. Il centrocampo determina le sorti della squadra in fase difensiva e in fase offensiva".
Sannino chiede meno pressioni: lei che dice?
"Le pressioni fanno parte del gioco, ci sono piazze più calde e altre più tranquille, come Cittadella o Chievo dove sono i calciatori a ricercare degli stimoli. Chi fa il calciatore a certi livelli deve saper gestire la pressione: giocare davanti a 15mila spettatori non può che spronarti. Personalmente, da calciatore, preferivo giocare a Salerno piuttosto che con l’Albinoleffe. L’allenatore è normale che tuteli il gruppo, se i calciatori non hanno personalità l’Arechi crea timore".
Brescia-Salernitana è anche la sua partita. Per chi farà il tifo?
"Per mio figlio, quindi per il Brescia. Però il mio cuore è granata: spero nel pareggio, il risultato che alla fine lascia tutti contenti".