Brescia è un cantiere sempre aperto.

Con Massimo Cellino alla guida, non ci voleva un profeta per vaticinare che la rifondazione del Brescia sarebbe passata per un percorso oltremodo tortuoso; e fino ad ora bisogna dire che il Presidente non si è smentito. L'ultima epurazione dirigenziale rientra tipicamente nel suo modo di gestire le società calcistiche ( non sappiamo le aziende) e dunque perchè stupirsi. L'unica certezza è che l'uomo non ama farsi male da sè, anzi .. e poi paga di tasca sua , dunque una motivazione valida ci deve essere per l'ennesimo terremoto. Il fatto che lui non voglia intermediari tra sè e Boscaglia direi che è un fatto di assoluta rilevanza, nel senso che Boscaglia risponde a CELLINO e non ad altri,. Capito ? Ciò detto , il clima da caccia alle streghe non sembra la via migliore per dare la necessaria serenità all'ambiente. Ma chi ci dice che Cellino con questo provvedimento non voglia avversare proprio questa ( eccessiva) "tranquillità" nell'accettare le sconfitte ?